Elioda Axhi
EMDR spiegato in modo semplice
EMD-Eye Movements Desensitization and Reprocessing, desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
Il cervello ha capacità innate a elaborare gli eventi, cioè nello specifico, esperienze positive e negative vengono apprese e immagazzinate insieme alle emozioni appropriate e diviene dunque disponibile per essere usate in futuro ovvero a migliorare il processo di adattamento. Ad esempio proviamo a pensare che ci sia accaduto qualcosa di negativo, magari un’umiliazione a lavoro e che ne siamo rimasti turbati. Ci abbiamo pensato, l’abbiamo sognato, ne abbiamo parlato. Dopo un pò di tempo tale esperienza non ci ha più turbati, è stato possibile utilizzarla adeguatamente come informazione per guidare le nostre azioni future. In questo caso abbiamo imparato qualcosa su noi stessi e sugli altri, abbiamo compreso meglio alcune situazioni passate e siamo divenuti maggiormente in grado di gestire circostanze simili in futuro.
Ci sono però degli eventi che non vengono elaborati, le esperienze che sono caratterizzati da un pericolo reale o immaginario, lì dove non mi sono sentito capace di proteggermi e ho avuto la sensazione di impotenza, e questo dipende da alcune caratteristiche:
-l’età della persona
- il background storico familiare e sociale
- caratteristiche personologiche
- la rete relazionale
Come funziona EMDR?
La parte sinistra del cervello è dominante per le funzioni del calcolo, dell’abilità logica matematica, quindi della parte razionale. L’emisfero destro è il “poeta” più specializzato nell’elaborazione visiva, nella percezione delle immagini e nell’interpretazione emotiva.
Con la stimolazione bilaterale attraverso i movimenti oculari o attraverso il tapping o stimolazione tattile, “costringo” il cervello e i due emisferi cerebrali a cooperare insieme. È come se una macchina fosse fermata, non ce la fa a partire e noi la spingiamo. Ecco è la stessa metafora anche per l’elaborazione degli eventi di cui abbiamo parlato. Quindi l’elaborazione tramite EMDR porta ad una progressione accelerata nell’elaborazione degli eventi (emozioni positive e maggiore considerazione di Sé) e non crea mai delle disfunzionalità. L’idea di un’attivazione adattiva del meccanismo di elaborazione delle informazioni è un punto fondamentale del trattamento EMDR.

Dott.ssa Elioda Axhi
Psicologa-psicoterapeuta, Terapeuta EMDR