Elioda Axhi
Stili educativi
Lo stile educativo è costituito dall’insieme di quegli atteggiamenti che i genitori manifestano nei confronti dei figli e che creano quel clima emotivo nel quale i genitori attuano i loro comportamenti. Qua sotto sono riportati alcuni esempi principali riguardo allo stile educativo e le conseguenze che possono avere sul bambino e sulla sua crescita.

Stile autoritario
Si tratta percepiti troppo direttivi non interessati al punto di vista del bambino, alle sue emozioni, prevalentemente disapprovanti, eccessivamente preoccupati di
salvaguardare le apparenze e la propria immagine. Sul bambino ci saranno delle conseguenze caratterizzata da passività e iperdipendenza, poca fiducia in se stesso, ansia nell’essere spontaneo timore dei genitori insicurezza emotiva sensazione di avere poco controlli sugli eventi sensazione di completa impotenza nel tentativo di comunicare il proprio punto di vista.
Stile Iperansioso
Si riscontra nei genitori che sono eccessivamente preoccupati per l’incolumità fisica del figlio. Attraverso frequenti frasi del tipo: “non correre, potresti cadere e farti male”; “non toccare il gato, potresti prendere delle malattie”, il messaggio che i genitori trasmettono al figlio è che ovunque vi possono essere dei pericoli, pertanto è necessario stare sempre attenti. E’ uno stile che invita alla ricerca ossessiva di sicurezza e che preclude al bambino la possibilità di crescere e di imparare, rendendolo probabilmente un adulto ansioso.
Stile perfezionistico
E’ lo stile adottato dai genitori che desiderano il “figlio perfetto” ed esigono da lui alti livelli di prestazione in qualunque campo (scuola, sport, relazioni sociali). Alla base di tale stile vi è nei genitori la convinzione che il valore del figlio, così come il proprio, dipenda dai successi che egli ottiene. Il bambino “fa proprio” l’atteggiamento perfezionistico dei genitori, e vive di conseguenza con grande ansia ogni impegno (un compito, una gara, ecc..), ritenendo di non dovere assolutamente sbagliare.
Stile incoerente
Tale stile educativo è caratterizzato da un’imprevedibilità della risposta dei genitori al bambino, per cui il rimprovero o la punizione sono dati in base all’umore dei genitori, piuttosto che sulla base del fatto che il comportamento del bambino sia adeguato o meno. I genitori sono disponibili ma introvabili affettuosi e repulsivi elargenti approvazioni e critiche. Inaffidabili nel mantenere le promesse. L’incoerenza è data anche da rimproverare il figlio, senza aver stabilito con lui regole chiare. Si tratta di uno stile educativo che genera nel bambino ansia, disorientamento e insicurezza, e che lo lascia privo di punti di riferimento.
Stile educativo distaccato
Si tratta genitori sono percepiti come incapaci di trovare del tempo per il figlio in difficoltà a mostrare sentimenti di affetto attenti a risparmiare energie per loro stessi centrati sul lavoro e su altre attività deleganti l’interazione quotidiana con il
figlio affaticati dai compiti educativi: l’educazione è un dovere e non un divertimento presenti solo se disubbidiente. Probabili conseguenze sul bambino sono la convinzione di non essere amabile insicurezza riguardo il posto occupato negli affetti dei propri genitori desiderio di approvazione e calore, temendo allo stesso tempo l’intimità
emotiva sensazione di ansia costante derivata dall’incertezza di essere veramente amato.
Stile educativo equilibrato.
Dal punto di vista del bambino i genitori sono percepiti come affettuosi e fermi al bisogno flessibili e ragionevoli capaci di: dimostrare calore e approvazione ottenere controllo con affetto ascoltare ignorare le birichinate meno gravi riconoscere i suoi successi permettergli di scegliere fissare limiti ben precisi e regole condivise farli rispettare.
AUTOSTIMA
E’ una qualità esistenziale. Fa parte
delle fondamenta della nostra
esperienza psicologica e determina
in modo radicale la nostra vita.
Se ben sviluppata siamo più felici,
meno vulnerabili, abbiamo
relazioni più soddisfacenti e una
migliore qualità di vita.
FIDUCIA IN SE
STESSI
E la misura di ciò che riteniamo
essere in grado di fare, di quanto
pensiamo essere validi e capaci .
Fiducia in se stessi e autostima
sono connesse: a una sana
autostima corrispondente una
buona fiducia in se stessi.
Il senso di autostima del bambino viene
alimentato da due esperienze:
essere ”visto” dalle persone importanti
ed essere da esse identificato per quello
che è.
essere “riconosciuto” e apprezzato
dagli altri sia per la persona che è sia
per i traguardi che raggiunge.
Un atteggiamento di non
accettazione e critica
distrugge sia l’autostima sia
la fiducia in se stesso del
bambino